Alla presentazione della seconda stagione di “Incastrati”, Valentino Picone rispondendo ad una domanda dei giornalisti sul caso del selfie con Maria De Filippi durante la veglia funebre di Maurizio Costanzo – gesto che, quasi all’unanimità, è stato definito irrispettoso nei confronti del dolore della conduttrice – ha raccontato un fatto personalissimo accaduto a lui qualche tempo fa:
“Mi domandava se la realtà sta superando la fantasia, io non lo so, non avevo bisogno del selfie di Maria De Filippi per capirlo, perché qualche anno fa mi sono operato ero ancora in anestesia e mi hanno chiesto il selfie, non so se era lo stesso della De Filippi, perché…però me l’hanno chiesto. E poi ci sono delle altre cose più drammatiche che non vi racconto. La morbosità della gente viene inseguita da alcuni giornalisti, questo è fuori dubbio”.
Intanto, l’uomo che ha chiesto una fotografia a Maria De Filippi pare non essersi pentito del gesto fatto. Lo testimonia Michele Dalai, amministratore delegato della squadra Zeta Rugby, che ha ascoltato i discorsi dell’uomo fatti su un treno diretto a Torino, in partenza da Roma. L’ad racconta a “Repubblica” che l’uomo appariva inconsapevole della richiesta percepita come inopportuna: “Piangeva e rideva, era un mix di emozioni”. Pare, inoltre, che l’uomo abbia monetizzato abbastanza da ritenersi soddisfatto del gesto.
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