Antonio Cassano è stato intervistato da Repubblica dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera, ecco un estratto:
C’è una “cassanata” che non è mai stata raccontata?
“Franco Sensi mi chiamava una volta a settimana nella sua stanza, lui in giacca e cravatta, io andavo da lui in mutande e lo abbracciavo pure. Poi, le corse in Ferrari con Totti. Facevamo via di Trigoria a manetta, a chi arrivava primo al centro sportivo: chi si metteva davanti non faceva passare l’altro. Sa le volte che abbiamo rischiato di fare la frittata? All’Eur facevamo il circuito, dal Palaeur all’obelisco e ritorno, tre quattro giri alle 5 di mattina. Ieri ho fatto da Genova a Brescia, ci ho messo 4 ore. I figli cambiano tutto”.
È amico di Spalletti e Totti: può farli riappacificare lei?
“Ma che gli dico, “Avete fatto casino, stringetevi la mano”? Però sarei contento se facessero due chiacchiere. Luciano guardava al bene della squadra. Se a Totti chiedi “giocheresti?”, lui ti dice di sì anche oggi. Qualcuno se ne è approfittato per metterli contro”.
I suoi figli giocano a calcio?
“Uno ha 11 anni e gioca all’Entella, me lo chiedono a destra e sinistra, ma se mi domandano “com’è”, rispondo: si diverte. E basta. Il piccolo ne ha 9 e gioca a padel, schiaccia contro quelli di 12 o 13 anni. Sono sportivi, come me e la mamma. Carolina è tornata in piscina: ha raggiunto la Nazionale dopo aver smesso per 8 anni e aver fatto due figli, ha un talento impressionante. Ne parlavamo con Antonino Cannavacciuolo, siamo stati a pranzo da lui a Novara, oggi”.
FONTE REPUBBLICA
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