Mauro Coruzzi, in arte Platinette, è stato intervistato da Fanpage per parlare di Maurizio Costanzo. I due hanno avuto un lunghissimo rapporto professionale prima e di amicizia dopo, iniziato con un “no” di Platinette al Costanzo Show nel 1999 per una puntata dedicata alle drag queen. Poi una telefonata e un invito per parlare dei disturbi alimentari e da lì è iniziata una lunga amicizia. Dopo averla ripercorsa, Platinette ha spiegato il motivo per il quale non si è presentato ai funerali di Costanzo qualche settimana fa:
Al presenzialismo televisivo ho detto di no. Parlare di sé mi sembrava inopportuno, oltre che irrispettoso nei suoi confronti. I lutti vanno osservati anche rispettando i tempi di elaborazione, meglio rimanere in silenzio finché non li si supera. Ognuno deve superarlo a suo modo. Costanzo non va ricordato perché si deve riempire un programma per prendere qualche punto di share in più. Va studiato come fenomeno di comunicazione, come quando Eco scrisse nel ’61 la fenomenologia di Mike Bongiorno. Non c’è altro modo.
Come hai saputo la notizia della morte?
Per caso, da una giornalista che mi ha chiamato al telefono. Sono rimasto stordito per tutto il giorno. Ho acceso la tv e ho sentito conduttrici che si facevano auto-promozione, parlando di Costanzo. Sono rimasto basito con la consapevolezza che queste persone, non sapevano cosa stessero dicendo.
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