Nirvana è un film di fantascienza a tema cyberpunk, che utilizza in modo massiccio effetti speciali generati al computer e vede come principali interpreti Diego Abatantuono e Christopher Lambert. Fu presentato fuori concorso al Festival di Cannes 1997. Nel cast troviamo anche Silvio Orlando, Paolo Rossi, Bebo Storti, Valerio Staffelli e Claudio Bisio.
TRAMA
Nell’Agglomerato del Nord, un tentacolare scenario urbano, in un futuro non troppo lontano, a pochi giorni dall’uscita sul mercato per Natale di un nuovo videogioco a controllo mentale chiamato Nirvana, la copia originale in possesso di Jimi Dini, il programmatore del gioco, viene infettata da un virus. L’infezione, come conseguenza, fa prendere coscienza della propria esistenza al personaggio principale del gioco, Solo, che si mette in contatto con Jimi e gli chiede di rivelargli chi è in realtà. Il programmatore si vede quindi costretto a svelare la sua natura di essere virtuale a Solo, che quindi gli chiede di essere cancellato, in quanto non intende essere replicato in migliaia di copie e venduto in tutto il mondo. Jimi intraprende allora un viaggio nelle zone periferiche degradate della città per riuscire a trovare qualcuno capace di fornirgli un virus che gli permetta di introdursi nei sistemi della Okosama Starr (la compagnia per cui lavora Jimi, nei cui hard drive c’è la versione originale del gioco) e cancellare il gioco, ma anche per ritrovare Lisa, la ragazza amata che lo aveva improvvisamente abbandonato l’anno prima, sparendo nel nulla.
ABATANTUONO: “IO E LAMBERT NON RECITAMMO MAI INSIEME NONOSTANTE I DIALOGHI DEI NOSTRI PERSONAGGI”
Durante una presentazione a Buona Domenica, Abatantuono parlò della realizzazione del film e del rapporto con Christopher Lambert:
“Non abbiamo mai lavorato insieme, nonostante il dialogo fosse molto intenso tra i nostri personaggi. Sul set non ci siamo mai incontrati ma ci siamo visti molto fuori ed eravamo molto in contatto.”
Lambert ha risposto:
“Era la mia prima volta in cui in un film non incontravo il protagonista ma ce l’avevo in uno schermo. E’molto importante l’amicizia che è nata tra di noi, il regista ha fatto un grande lavoro: gradualmente ha creato due migliori amici.”
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