Il film
Ventunesimo capitolo della serie cinematografica di 007, è il primo con Daniel Craig nel ruolo dell’agente segreto dell’MI6 James Bond; dopo Sean Connery, George Lazenby, Roger Moore, Timothy Dalton e Pierce Brosnan, Craig è il sesto attore a impersonare la spia nella saga ufficiale. La pellicola viene considerata un riavvio della serie, in quanto presenta uno 007 giovane e all’inizio della sua carriera come agente doppio 0, con un comportamento spesso vulnerabile e inesperto rispetto ai film precedenti.
Casino Royale rappresenta la terza trasposizione dell’omonimo romanzo di Ian Fleming, il primo a trattare le vicende di Bond: nel 1954, negli Stati Uniti, ne era stato tratto l’episodio Casino Royale della serie antologica Climax!, mentre nel 1967 fu realizzato un film parodia dei primi capitoli della saga, James Bond 007 – Casino Royale. La pellicola è stata adattata dagli sceneggiatori Neal Purvis e Robert Wade assieme al premio Oscar Paul Haggis. Alla regia è stato scelto Campbell, che ritorna a dirigere per la seconda volta un film della serie dopo GoldenEye del 1995.
La trama
La spia britannica James Bond si guadagna la licenza di doppio 0 uccidendo a sangue freddo due traditori dell’MI6 di stanza a Praga. Inviato in missione in Madagascar, il neopromosso 007 insegue ed elimina un mercenario assoldato per compiere un attentato; l’assassinio viene però ripreso dalle telecamere all’interno di un’ambasciata, generando un caos mediatico che comporta la sua momentanea sospensione.
Indagando per proprio conto, 007 raggiunge le Bahamas, dove scopre che il temuto attentato sta per essere compiuto da un secondo mercenario; il bersaglio è il prototipo di un moderno velivolo che sta per essere presentato all’aeroporto di Miami, ma anche stavolta Bond riesce a sventare il pericolo. L’MI6 scopre quindi che il mandante è un banchiere privo di scrupoli soprannominato Le Chiffre, esperto matematico e pokerista, la cui specialità è arricchirsi in borsa tramite la vendita allo scoperto di azioni destinate a scendere a seguito degli attentati da lui organizzati. A causa del sabotaggio di 007 Le Chiffre si indebita di diverse centinaia di milioni e per rifarsi organizza nel piccolo e tranquillo Casino Royale del Montenegro una partita di Texas hold ‘em con poste molto alte: se non recupera al più presto il denaro perso, infatti, i suoi clienti lo uccideranno.
Daniel Craig
“Agitato, non mescolato“. È sempre stato questo il modo di preparare il classico Vodka Martini di James Bond nei film della serie. Ma, nel momento in cui, in Casino Royale, lo abbiamo visto bere un cocktail a caso, e non ancora il suo amato drink, abbiamo capito che lo 007 di Daniel Craig sarebbe stato molto diverso dai precedenti. Diverso anche nelle fattezze: biondo, serio, glaciale, spietato. Quasi difficile da crederlo come Bond all’inizio, come fu difficile per Daniel Craig stesso. Tempo fa ha rivelato infatti di aver festeggiato l’ottenimento del ruolo di James Bond ubriacandosi di vodka Martini:
“Eravamo a Baltimora e sono scappato per andare a fare un provino e ovviamente non potevo dirlo a nessuno. Sono tornato e ho continuato a girare per Baltimora, poi ho ricevuto una telefonata da Barbara [Broccoli, la produttrice del franchise ndr] che mi ha detto: “Il ruolo è tuo”. Ero al supermercato a fare la spesa, il telefono è squillato e Barbara ha detto: ‘Passa a te ragazzo’. Mi sono ubriacato, ecco cosa ho fatto. Ho comprato una bottiglia di vodka e una bottiglia di vermouth, uno shaker e mi sono fatto tre o quattro vodka martini. Ho dovuto bere da solo perché non potevo festeggiare con nessuno, dovevo tenerlo segreto. C’è una vena malinconica in tutto questo”.
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