Gabry Ponte compie 50 anni e per l’occasione ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera e sulla sua vita. Ecco un estratto:
Di «Blue» ci sono tante versioni, l’ultima è quella di David Guetta: che ne pensa?
«È una manna dal cielo. I campionamenti permettono di tramandare i brani e renderli degli evergreen. Io stesso quando feci “Geordie”, usando un pezzo di De André, realizzai che la mia generazione non conosceva Faber».
Fu criticato per quel De André dance?
«Sì, ma non mi interessava. Sono un grande estimatore di Fabrizio De André e credo di aver fatto un tributo».
Come mai non fa più parte degli Eiffel 65?
«Non sono stato io a lasciare il gruppo: fra il 2005 e 2006 gli altri ragazzi mi hanno detto che volevano andare avanti da soli perché volevano fare musica diversa, più pop. Io ho detto che non condividevo la decisione, però liberi tutti, mi sono concentrato sul mio progetto. Con Jeffrey siamo in ottimi rapporti, Maurizio non mi parla da un sacco di anni ma gli voglio bene lo stesso».
Ma c’è stato qualche episodio scatenante?
«No, ma ci sta, con gli anni le cose cambiano. La divisione era una loro richiesta artistica che io ho rispettato. Abbiamo fatto solo una reunion per un tour in Australia».
FONTE CORRIERE
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