In un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, alla vigilia dell’uscita del suo nuovo album “Sospeso”, Omar Pedrini parla della sue condizioni di salute, dopo ripetuti interventi subiti, spiegando i motivi che lo anno tenuto lontano dalla musica in questi anni:
“Sono sospeso fra vita e morte, sempre: in due anni ho fatto cinque interventi in anestesia totale di cui due a cuore aperto. L’ultimo 40 giorni fa…Non sono solo io però a essere sospeso, c’è anche il pianeta, anch’esso fra vita e morte. E pure i giovani fra futuro e presente. L’album è dedicato a loro. La mia filosofia è: largo ai giovani”.
Pedrini riflette, poi, proprio sulla vita e sulla morte e sul suo rapporto con la spiritualità che in questi ultimi anni ha molto coltivato:
“La morte? È un’idea con cui faccio i conti, ma non è il momento: due dei miei figli sono ancora piccoli. Non posso che citare Vonnegut: quando siete felici fateci caso. Sono sospeso fra buddismo e Gesù… Dopo tutte queste operazioni mi sono detto ‘metti ci sia veramente Dio…’”.
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