Roberto Baggio è stato intervistato da Esquire dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera. Ecco un estratto sui mondiali in generale:

Ti è mai più andata giù la mancata convocazione ai mondiali 2002?

Quella fu una cosa vergognosa che per mille motivi difficilmente passerà.

Ma come te lo spieghi?

Non lo so, io penso solo che sarei dovuto andare anche con una gamba sola, per quello che avevo rappresentato. Avevo fatto tre Mondiali in un certo modo, quello sarebbe stato il quarto, la storia doveva finire così. È stato un tradimento che non, non… Ma poi tutto il Giappone avrebbe fatto il tifo per noi! Tornai dall’infortunio per le ultime tre partite in condizioni incredibili, ricordo i test che feci a Bologna, e infatti in 3 partite segnai 3 gol, in generale in quel campionato 11 gol in 11 partite. Ma soprattutto mancava più di un mese all’inizio del Mondiale, potevano portarmi in ritiro e dopo valutare le condizioni. Invece, va beh…

Sui mondiali 90 e 94: 

Ecco, anche noi a Usa ’94 eravamo partiti male e questo forse ci fece bene, anche se per la pressione io poi a Usa ’94 giocai male.

Come, scusa?

Ma sì, al di là dei gol giocai male, per dirti a Italia ’90 ero molto più dentro il gioco. Dell’America mi resta un ricordo di sofferenza. Io ero il Pallone d’Oro in carica e c’erano delle aspettative pazzesche, come su di me anche sulla squadra da cui ci si aspettava un gioco spettacolare. Arriviamo lì e si aggiunge la passione degli italoamericani, proprio per le strade. Bellissimo, ma anche una responsabilità pazzesca. Poi arriva il caldo, insopportabile, e perdiamo con l’Irlanda. La maglia azzurra poi per me ha sempre avuto un peso particolare, era come giocare portandosi una casa sulla schiena.

fonte ESQUIRE