Ospite a “Oggi è un altro giorno”, Massimo Ghini ripercorre la sua carriera lunga 40 anni e racconta le scelte che ha fatto in questi anni:
“Mi sono sempre battuto per essere un professionista. Non mi hanno mai preso in accademia e in nessuna scuola. Ho imparato lavorando, stando dietro le quinte e guardando gli altri, questo mi ha formato e mi ha mantenuto com’ero”.
Prima di diventare un attore, Ghini ha fatto diversi lavori tra cui anche quello di animatore in un villaggio turistico. Lavoro che gli permise di sfoggiare le sue doti artistiche e di conoscere colui che è poi diventato Rosario Fiorello:
“Un mio amico mi propose di andare a lavorare in un villaggio vacanze. Io andai e la prima cosa che proposi fu La gatta Cenerentola che nessuno conosceva. Questo capovillaggio mi ha lasciato fare questo spettacolo. Fiorello, anzi Rosario perché per me è Rosario, all’epoca, lavorava al bar. Era giovanissimo e già all’epoca, al bar c’erano centinaia di persone perchè era un intrattenitore assoluto. Mi chiese di portarlo nell’animazione e gli feci un discorso vero e sincero. Gli chiesi quanto guadagnasse come cameriere e quanto guadagnava un animatore. La differenza era abissale. Gli dissi di fare tutti e due e da quel momento, come prima cosa che fece, era il ballerino in una riduzione del Rugantino”.
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