Johnny Depp è stato intervistato dal Corriere della Sera dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua vita privata e carriera. Ecco un estratto:
Anche lei si è sentito ingabbiato?
«Sono stato marcato a vista dall’età di 23 anni e, da allora, ho vissuto dietro le finestre d’hotel e gli oblò degli aerei, ho visto scorrere tutto dai finestrini di auto e treni. È una maledizione e un regalo allo stesso tempo. Soffri di solitudine nel privilegio di vedere molti posti e di fare qualcosa di creativo, di esprimerti attraverso l’arte. Ma è anche tutto folle, non c’è nulla che si avvicini alla normalità. D’altra parte non mi consideravo normale neanche prima».
Ha resistito.
«Ho provato a imparare il gioco senza giocarlo fino in fondo, trovando un mio modo per esprimermi nel mestiere di attore. Ho sempre cercato di essere fedele a me stesso e fregarmene delle critiche. Finché ho potuto».
In un’intervista del 2021 diceva di sentirsi boicottato da Hollywood. È ancora così?
«Quando ti licenziano da un film in lavorazione (è successo nel 2020 durante le riprese di Animali fantastici – I segreti di Silente; ndr) sulla base di un pugno di accuse senza prove, non puoi che sentirti boicottato. Pensi di essere stato cancellato, di essere considerato solo uno spostato. Ora però non mi sento emarginato da Hollywood perché a Hollywood non ci penso proprio più. È un posto dove vorresti essere te stesso ma alla fine non ci riesci, perché devi stare dentro certi binari. Vuoi vivere così? Auguri. Io me ne vado altrove. È come se mi fossi risvegliato da un sonno durato trentacinque anni per vedere il più bizzarro dei film».
fonte CORRIERE
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