Nel 1977 vinse Miss Muretto ad Alassio.
«Prima fui eletta Miss Mondo Suzuki, il premio era una moto 750 GT, i miei mi costrinsero e venderla. Giacomo Agostini mi insegnò a guidarla, ma avevo 16 anni, ce ne volevano 21».
Sul cinema, racconta: «Ai provini non mi prendevano mai. “Somigli troppo a Barbara Bouchet”. “Sembri Annamaria Rizzoli”. Un giorno sentii che il produttore cercava una controfigura per una scena in cui la Bouchet doveva cadere in piscina con gli sci. E mi sono buttata: “Eccomi! Sono una stuntwoman!” Non era vero, però avevo fatto tanto sport. Mi aiutò Lino Banfi, facendomi avere una particina in La moglie in vacanza, l’amante in città».
Su «Sabato, domenica e venerdì» con Adriano Celentano, racconta: «Ballavo impacciata, restando in seconda fila. Adriano mi vide con il Borsalino in testa. “Così sembri proprio un maschio”, disse. Lo presi come un complimento. Da bambina giocavo a calcio e portavo i capelli corti. Niente Barbie. Al 25 del mese a casa si mangiava riso e latte, perché non c’erano più soldi. Se mi serviva una matita dovevo farmela prestare, mamma era molto rigida sul superfluo, un’educazione che ho trasmesso anche ai miei figli, con ben altra disponibilità economica: niente paghette, pochi giocattoli, molti libri e viaggi».
Caccia al 13 su Rete4 e il primo Telegatto.
«Al provino finale eravamo io a Cristina Parodi. L’emittente era stata appena comprata dalla Fininvest. Il produttore ci diede una dritta: “Tra poco arriva un pezzo grosso, uno dei luogotenenti di Berlusconi, se siete libere è un bell’acchiappo”. Il buon partito era Giorgio Gori. Carino e garbato, però non era il mio tipo, mi piacevano mori con gli occhi verdi. Lui e Cristina invece attaccarono a chiacchierare di tennis».
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