Il film
A spasso nel tempo è un film comico italiano del 1996, diretto da Carlo Vanzina. È interpretato da Christian De Sica e Massimo Boldi, nelle rispettive parti principali di un giovane erede dell’aristocrazia romana e di un titolare di un cinema nel Milanese, che vengono messi, per merito del fantascientifico espediente del viaggio nel tempo, grazie ad una macchina del tempo del parco di divertimento di Los Angeles che diventa vera, in grossolane situazioni comiche.
Il film ha avuto anche un sequel uscito nell’anno successivo, A spasso nel tempo – L’avventura continua. Il film ha ricavato nei botteghini italiani oltre 22 miliardi di lire nelle città capozona.
La critica non è stata benevola col film, evidenziandone gli intenti eminentemente commerciali:
“Il duo comico – scrive Fantafilm – con umorismo greve ma di sicura presa sul pubblico, si diverte a sbeffeggiare situazioni ispirate a Non ci resta che piangere, I vitelloni, la saga di Ritorno al futuro e Accadde domani: telefonini sempre funzionanti, escrementi di dinosauri in bella mostra, Lorenzo il Magnifico (Marco Messeri) e un gruppetto di belle ragazze sono gli ingredienti che, con buona pace dei puristi del cinema, hanno decretato il successo del film uscito – nel rispetto di un tacito appuntamento annuale – durante le festività natalizie del 1996.”
Il ricordo dei Vanzina
Così ricordano il film i fratelli Vanzina, attraverso il loro libro “Carlo ed Enrico Vanzina: artigiani del cinema popolare” del 2018.
Vi riportiamo dei passaggi interessanti: “Cercavamo di bissare l’idea di successo dietro SPQR e non era per niente facile. Pensa e ripensa, ci venne in mente il viaggio nel tempo, certo rubando lo spunto a Ritorno al futuro, ma anche combinandolo con altre passioni nostre e cercando di fare un film Hollywoodiano per famiglie all’italiana. Lavorare con Dean Jones fu molto spassoso anche se poi si è rivelato un tipo fortemente puritano, facile a scandalizzarsi. Quando venne all’anteprima del film, in sala accanto aveva il figlio di Christian, Brando e al momento di una scena di nudo, gli coprì gli occhi per non fargliela vedere, urlando a pieni polmoni.“
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