Il film

A tu per tu è uscito nel 1984, diretto da Sergio Corbucci. Vede come attori protagonisti Johnny Dorelli e Paolo Villaggio.

La trama

Emanuele Sansoni è un ricco faccendiere che passa le sue giornate su di un panfilo al largo di Rapallo, in compagnia di due avvenenti amiche. Improvvisamente braccato dalla Guardia di Finanza e da alcuni banditi per via di sue spregiudicate operazioni finanziarie, fugge rocambolescamente e sale a bordo del primo taxi che incontra, condotto dal goffo Gino Sciaccaluga, ordinandogli di portarlo immediatamente a Milano. Arrivati nell’abitazione meneghina di Sansoni, questi recupera scottanti documenti con cui ricattare l’establishment politico-affaristico italiano e, insieme al povero tassista presto divenuto suo succube, si dirige verso la Svizzera.

Alla dogana di Gaggiolo, Sansoni si rende conto di essere ancora inseguito dai finanzieri e decide quindi di travestirsi da donna, fingendosi la sua presunta sorella Enrichetta. In queste vesti, blandendo con sorrisi e ammiccamenti l’ingenuo Sciaccaluga, lo prega di condurlo dapprima a Lugano, e poi in Lussemburgo; il tassista, che vede nella fantomatica Enrichetta la possibilità di rifarsi una vita lontano dall’opprimente moglie, si trova così coinvolto nella trama che l’affarista va ordendo.

Le Location

Le scene ambientate a Rapallo in realtà vennero girate a Sanremo; la maggior parte delle riprese avvenne a Roma e nel resto del Lazio oltreché nel Varesotto, spesso spacciandole per luoghi diversi dalla finzione scenica, mentre coincisero con la narrazione le sequenze girate a Mentone, in Francia, e a Lugano, in Svizzera.

Tre attori

  • Oltre i protagonisti, ci sono 3 interpretazioni da segnalare: le due ragazze che allietano la vita del faccendiere Sansoni sullo yacht sono Moana Pozzi, qui nella sua carriera collaterale di ordinaria caratterista, e la futura cantante Tracy Spencer, qui accreditata col suo vero nome, Tracy Louise Freeman.
  • È questa l’ultima apparizione cinematografica di Franco Ressel, interprete del notaio, che morì un mese dopo l’uscita del film nelle sale, nel dicembre 1984.


Riprese e uscita

  • Le riprese del film si svolsero tra la primavera e l’estate del 1984. L’uscita cinematografica invece avvenne il 3 novembre dello stanno anno.
  • Il taxi di Sciaccaluga è una Renault 11: nello stesso periodo Johnny Dorelli fu testimonial della casa automobilistica francese e proprio nel 1985 realizzò uno spot per tale modello.
  • Il film si apre con l’inquadratura di un poster della Sampdoria, di cui il tassista-Villaggio è un grande tifoso (anche nella realtà).
  • Incassò 776.000.000 di lire. Non un gran successo, ma si rifece in tv.