È morto ieri 16 agosto all’età di 79 anni Peter Fonda, celebre star di Easy Rider e attore simbolo della controcultura giovanile degli anni Sessanta. L’attore è scomparso nella sua casa a Los Angeles a causa di problemi respiratori dovuti a un cancro ai polmoni.
Figlio di Henry Fonda e fratello di Jane Fonda, l’attore ha esordito a Broadway nel 1961 nello spettacolo “Blood, Sweat and Stanley Poole” di William e James Goldman, per poi iniziare la sua carriera a Hollywood nel 1963 con la commedia romantica Tammy and the Doctor e nel film di guerra I Vincitori.
Il ruolo che lo ha reso famoso in tutto il mondo è stato quello in Easy Rider, il road movie per eccellenza del 1969 con Dennis Hopper e Jack Nicholson che lo stesso Peter ha co-scritto, prodotto e interpretato. Manifesto della cultura hippie degli anni ’60, Easy Rider ha segnato profondamente un’intera generazione e nel 1998 è stato aggiunto al National Film Registry per la sua “rilevanza culturale, storica ed estetica”. Sempre per Easy Rider, Fonda è stato nominato all’Oscar alla migliore sceneggiatura originale.
In carriera ha ricevuto il Golden Globe per il miglior attore in un film drammatico e la nomination all’Oscar al miglior attore per il film L’oro di Ulisse (1997).
Tra i suoi film di maggior successo figurano anche Quel treno per Yuma di James Mangold, L’inglese e Ocean’s Twelve di Steven Soderbergh.,
Fonda negli anni si è anche cimentato come regista: suo il western del 1972 Il ritorno di Harry Collings per poi dirigere il film di fantascienza Idaho Transfer con Keith Corraden e infine Wanda Nevada nel 1979.
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