Lutto per il mondo della musica dopo la scomparsa di Riccardo Cioni, 66 anni, uno dei deejay toscani più famosi di sempre. Era risultato positivo al covid: lo scorso Natale aveva postato sulla sua pagina Facebook un messaggio di ringraziamento al personale dell’ospedale di Livorno, dove era ricoverato, promettendo una grande festa una volta finita l’emergenza. Nei giorni successivi le sue condizioni di salute si sono però aggravate per un’altra breve e improvvisa malattia non collegata all’epidemia, che ha portato alla morte. A spiegarlo con un post sulla pagina Facebook dell’artista sono stati la moglie, il figlio e i familiari.
Cioni aveva iniziato la sua carriera negli anni ’70 arrivando fino ai giorni nostri, quasi 50 anni dopo, ancora sulla cresta dell’onda. Il suo nome ancora oggi rappresentava un elemento di richiamo sicuro, tanto è che vero che ha continuato – prima del covid 19 – ad essere uno dei deejay più contesi da locali di tutta la Toscana, per la sua capacità di saper far ballare persone di età e generazioni diverse. Nel corso della sua carriera era riuscito a farsi conoscere anche a livello nazionale in molte tematiche quali ad esempio Discoring e Festivalbar. Tra le sue hit più famose ricordaimo “In America”, “Fog” e “Arizona”.Tantissimi i messaggi di cordoglio apparsi sui social. Cioni aveva cominciato a suonare ed esibirsi con il gruppo livornese «I Quattro». Poi è arrivata la passione per il mixaggio e per la consolle in discoteca e in radio, con la trasmissione «Dj full time».
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