Nei primi anni Novanta è stato lui ad avere le chiavi dell’Ariston nella settimana più importante della musica italiana. Intervistato da “Libero”, Adriano Aragozzini, l’ex patron di Sanremo, dimostra di avere un’idea ben precisa sulla direzione presa dal Festival di Sanremo negli ultimi anni sotto la direzione di Amadeus:
“L’arrivo di Carlo Conti il prossimo anno a Sanremo è un fatto positivo per la musica italiana. Ha stile, classe, categoria. Può fare benissimo e mi dà fiducia. Perché il signor Amadeus, tanto celebrato per questo “miracolo d’ascolti”, ha americanizzato il Festival. Se va a vedere gli ascolti della Rai, nel mio Sanremo del 1989 non c’è stata una serata che Amadeus abbia battuto, ma nessuno lo ha scritto”.
Aragozzini non ha proprio una grande opinione di Amadeus e dichiara:
“Come artista non lo discuto, ma come uomo è inesistente. Ho dei messaggi sul telefono che conservo. Riguardano i giorni in cui l’ho cercato per proporre il mio artista, ma Amadeus ha scartato due brani. Lui ha voluto scartare Adriano Aragozzini, non le canzoni”.
Per quanto riguarda i nuovi conduttori di nuova generazione racconta:
“Alessandro Cattelan? Per carità. Stefano De Martino? Non mi sembra una star. Uno come Pippo Baudo nasce ogni cento anni, un nuovo Baudo non c’è. Mi piace Marco Liorni ma è sempre della generazione di Conti, eccetera. Guardi, se ci sono giovani bravi, io non ne conosco”.
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