l lockdown e la crisi economica hanno colpito anche Al Bano, che non può tornare a esibirsi dal vivo e come tanti imprenditori è preoccupato per la sua azienda agricola. Ne ha parlato in un’intervista apparsa sull’ultimo numero del settimanale Diva e Donna e in una successiva all’agenzia di stampa AGI: “Se le cose continuassero malauguratamente ad andare male e un giorno dovessi vivere di sola pensione non me la passerei tanto bene. Il mio assegno ammonta a 1.470 euro al mese, fino a qualche mese fa erano soltanto 1.370. Non capisco come sia possibile visto che nella mia vita ho sempre versato i contributi, fin da quando ero contadino qui in Puglia e poi metalmeccanico a Milano”.
“Ho solo uscite, niente entrate. Limando qua e là, con le giuste accortezze, vado avanti un anno”, aveva ammesso il cantante di Cellino San Marco al settimanale.
Ora l’artista è inchiodato alla sua tenuta per le misure anticoronavirus e ha dovuto annullare i suoi concerti programmati “in Russia, Romania, Austria, Germania, Spagna, Cina, Australia”.
Il Covid-19 ha bloccato un ingranaggio fondamentale nel suo business: “Con gli incassi dei miei concerti io finanzio i miei vigneti, la mia azienda vinicola, l’albergo, il ristorante e pago gli stipendi dei miei 50 dipendenti adesso ho solo uscite e nessuna entrata, a parte quella, che non ripiena certo le spese, relativa al mio vino”, ha chiarito.
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