Martedì scorso all’Arena di Verona durante una serata dedicata a Franco Battiato, Al Bano e Vittorio Sgarbi sono stati accolti da una valanga di fischi. «I cinque minuti più inutili della mia vita artistica», li ha definiti in un colloquio con Il Corriere della Sera il cantante pugliese, aggiungendo che probabilmente i fischi non ci sarebbero statti se non avesse calcato il palco accanto al critico d’arte Vittorio Sgarbi. «Penso di no, non so. Ma tutti hanno pensato che il pubblico non si fosse comportato bene. Una vergogna simile è solo da dimenticare».
“Fascisti, fascisti” sono le parole rivolte dal pubblico insieme i fischi. Ma Al Bano nega che possano esserci dietro motivazioni politiche: “Non ho mai espresso pensieri politici” taglia corto. Ha manifestato invece la sua adesione alla campagna vaccinale. “Il vaccino è la salvezza dell’umanità da sempre” spiega.
Al Bano ha spiegato di aver partecipato a quella serata proprio per l’amicizia che lo lega al critico: “Non era previsto che fossi lì. Ero con lui a una serata ad Abano Terme quando mi ha detto di seguirlo, che mi avrebbe portato all’Arena dove c’era anche sua sorella con gli Extra Liscio”. Cosa che Al Bano ha fatto senza chiedere spiegazione e senza sapere neanche che quella serata fosse dedicata a Battiato. “Non sapevo niente. Ma sono entrato con i fischi e uscito con gli applausi”.
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