Si continua a discutere su quanto accaduto sul set di Rust. Ora, a parlare, è la sceneggiatrice Mamie Mitchell che ha deciso di fare causa ad Alec Baldwin e ai produttori per i danni emotivi patiti per la morte della fotografa Halyna Hutchins nel corso delle riprese in New Mexico. Alec Baldwin è stato “irresponsabile e ha giocato con la roulette russa. Nella sceneggiatura non era prevista la scena in cui avrebbe dovuto sparare”.
Baldwin “ha giocato con la roulette russa” impugnando l’arma e sparando senza prima averla controllata, senza avere accanto la responsabile delle armi, sostengono i legali. L’attore “ha avuto l’arma dall’assistente alla regia”, una cosa impensabile per un “veterano dell’industria del cinema come Baldwin”.
Inoltre “nella sceneggiatura non c’era una scena in cui Baldwin o qualsiasi altra persona avrebbe dovuto sperare”, ha spiegato la Mitchell. Anche “Hollywood Reporter” riporta che sul set “si era discusso che ci sarebbero state tre inquadrature ravvicinate dopo la pausa pranzo, una sugli occhi di Baldwin, una sulla macchia di sangue sulla spalla di Baldwin e una sul busto di Baldwin mentre allungava la mano verso la fondina per prendere la pistola. Da nessuna parte nel copione si diceva che l’imputato Baldwin avrebbe dovuto sparare”.
La causa, depositata presso la Corte Suprema di Los Angeles, nomina molti imputati tra cui Alec Baldwin, David Halls, l’assistente alla regia che ha consegnato la pistola all’attore e Hannah Gutierrez Reed, responsabile delle armi sul set. Mitchell, la cui causa si concentra principalmente sulle azioni di Baldwin, ha spiegato di essere rimasta sbalordita quando l’attore ha sparato con la pistola all’interno della piccola chiesa di Bonanza Creek Ranch lo scorso 21 ottobre.
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