Ospite questo pomeriggio a “La Volta Buona” di Caterina Balivo, Alessandra Celentano è partita dal raccontare la bellezza della sua famiglia, dedita all’arte in diverse forme:
“Mia mamma era una cantante lirica, ha conosciuto mio padre a Milano. I miei genitori mi mancano tantissimo, hanno passato un’intera vita insieme anche con litigi, cosa normale in tutte le famiglie. Ci hanno trasferito grandi valori, il primo marito di nostra madre però è stato per noi come una sorta di zio, c’era una grande armonia in casa”.
L’atmosfera è diventa inevitabilmente toccante e commovente quando Alessandra Celentano si cimenta nel racconto del difficile percorso alle prese con la malattia di sua madre:
“Un periodo di vita fin troppo lungo, un percorso difficile e complicato per la persona ma anche per tutti coloro che sono intorno. 10 anni che se ci pensi, in fondo, è come se non li avessi vissuti. Senza i ricordi è dura, io e le mie sorelle abbiamo cercato di dare il massimo e fare tutto ciò che potevamo fare. Sono cose che se non vivi non ti rendi conto di cosa vuol dire; io per tanti anni non ne ho parlato perché sapevo che a lei non faceva piacere…”
Alessandra Celentano ha raccontato del percorso giovanile in Ungheria, ostico e a tratti traumatico per il distacco dalla famiglia ma al contempo necessario per raggiungere il proprio sogno:
“A 13 parto per l’Ungheria da sola e inizio questo percorso bellissimo ma comunque difficile e di sacrificio: lontana dalla famiglia e senza parlare la lingua. Ci sentivamo per telefono ma neanche così tanto. Bellissimo da una parte ma altrettanto difficile, devi crescere in fretta. Sicuramente mi mancava la famiglia ma se sei determinato e sai che quella è la strada giusta lo fai. Io volevo diventare una ballerina, e ci sono riuscita”
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