In un’intervista a “Repubblica”, Alessandro Greco, tornato alla guida di “Unomattina Estate” con Greta Mauro, racconta della sua carriera altalenante:

“Una carriera a zig zag? Ho rifiutato cose che non mi convincevano. Ma certo, dopo gli anni felici, non c’è stata la continuità che speravo. Da una parte lo metti in conto, dall’altra dispiace, quando fai un mestiere con cui esprimi la tua attitudine“.

Ricordando il suo forte legame con Raffaella Carrà:

“Un’artigiana stakanovista, esigeva molto da sé stessa. Con lei ho fatto il gran concerto con l’Orchestra sinfonica della Rai per divulgare la musica classica ai ragazzini. Le sarò sempre grato, mi considerava un figlioccio”

E nei momenti di stop Greco non ha recriminato:

“E’ il mio carattere e questo atteggiamento è frutto di quello che mi hanno insegnato i miei maestri, compreso Lino Banfi. Siamo figli della gavetta, quella dura. Quando raschi il fondo del barile devi solo crederci e rialzarti”.

Il conduttore si affida alla religione:

“Ho il dono della fede e mi sono aggrappato alla famiglia, a Beatrice (Bocci, la moglie, seconda classificata a Miss Italia nel 1994). Me la presentò Fabrizio Frizzi, persona meravigliosa restata nella mia vita”.