Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare uno dei più grandi doppiatori italiani, Alessandro Rossi, il quale ci ha raccontato parecchi aneddoti della sua carriera. La prima domanda è stata su alcune frasi iconiche di Robocop, Rocky e Terminator, film nei quali Alessandro ha doppiato gli attori Peter Weller, Dolph Lundgren e Arnold Schwarzenegger.
SU ROBOCOP
Di Robocop ho dei ricordi bellissimi, erano le prime cose ‘grosse’ che facevo. È stata un’emozione particolare, e lo è ancora anche dopo tanti anni. Ero all’inizio della carriera con Pino Locchi come direttore del doppiaggio, un mito assoluto. Nessuno di noi si aspettava il successo del film e nemmeno io credevo che sarebbe diventata una parte molto importante della mia carriera. Quella frase “VIVO O MORTO VERRAI CON ME ” era nel copione, corrispondeva a quella dell’originale.
SU ROCKY 4
Nel caso della frase “Ti spiezzo in due” c’è stato un intervento in sala quasi collettivo, il direttore era Luciano De Ambrosis. Si lavorava tutti insieme all’epoca, c’era anche Renato Mori. Il problema è che non si riusciva a dare l’accento russo alla frase del copione. Io provavo a farla ma sembrava sardo. Renato mentre fumava una sigaretta mi diede un consiglio: “Mettici una I”, ho provato e l’abbiamo incisa così. Il giorno dopo stava su tutti i giornali.
COM’È STATO DOPPIARLO DI NUOVO IN CREED 2?
Divertente, è stato come ritrovare un vecchio amico. I tempi sono cambiati, il fascino che avevano quei personaggi ai tempi di Rocky IV non è lo stesso di quelli di adesso. Avevano un fascino reale, ci emozionavamo realmente. Rimane il piacere della citazione.
NEL 1988 ARRIVA IL FILM “I GEMELLI” E IL TUO PRIMO INCONTRO CON ARNOLD SCHWARZNEGGER. SONO STATI FATTI DEI PROVINI? CI RACCONTI IL DOPPIAGGIO DI TERMINATOR?
Il direttore del doppiaggio era Manlio De Angelis, fu una sua scelta. Fino a quel momento lui era doppiato da Glauco Onorato. Cercavano una voce più fresca, da commedia, e per me è stata una grande fortuna. In Terminator l’iconica frase I’ll be back cambia spesso, ma c’è una spiegazione. In Terminator 2 (il primo dove in effetti lui parla veramente) il direttore Cesare Barbetti fece molta attenzione al sync. I’ll be back finiva con una labiale enorme, mentre Tornerò non aveva labiali e non si sapeva sarebbe diventata una frase così importante. Abbiamo cercato di dire la frase in modo che coprisse meglio il sync, quindi abbiamo detto “TORNO PRESTO”. In Terminator 3 c’era un supervisor americano che si oppose fermamente al dire qualcosa di diverso da “TORNERO’. Il significato doveva essere quello, dunque ci fu un cambiamento.
COM’È STATO DOPPIARLO DI NUOVO IN TERMINATOR: DARK FATE?
Nel nuovo Terminator c’è un po’ di malinconia, è come trovare un vecchio amico e incontrare di nuovo i vecchi compagni delle elementari, con la pancetta e gli acciacchi.
Commenti recenti