Ospite a “Verissimo”, Alessia Mancini ricorda i suoi esordi in tv con “Non è la Rai” e di come abbia affrontato la popolarità raggiunta in tenera età:
“Io andavo a scuola e quando uscivo venivo catapultata nello studio di “Non è la Rai” per tutto il pomeriggio. Ricordo l’arrivo che era super emozionante perchè era pieno di ragazzi che ci aspettavano. C’era un clima di divismo ma in realtà era in un’età che non lo capisci. L’ho vissuto nell’inconsapevolezza, con tanta ingenuità, per me era proprio un’esperienza, una parentesi che si sarebbe chiusa di li a poco. Invece poi è diventata la mia vita e non so ne come ne perchè”.
Momento che ha sempre affrontato con accanto i suoi genitori che l’accompagnavano:
“Mia madre mi ha avuto a 21 anni, mi accompagnava negli studi, mi tutelava. Anche quando ho fatto Passaparola si trasferì qui a Milano, mi accompagnava sempre. Erano comunque timorosi, ero molto giovane. Ma alla fine se educhi i tuoi figli bene, gli dai delle ali che permettono loro di volare. Credo che i miei mi hanno dato i giusti principi, quelli che potevano darmi”.
Alessia Mancini: “Ho voluto dedicarmi ai miei figli al cento per cento”
Alessia Mancini, legata da 20 anni a Flavia Montrucchio, racconta dei suoi figli e di come affrontino le difficoltà:
“Penso che bisogna accettare quello che ci capita e poi affrontarlo. Non devi portare rancore, rabbia. Parliamo molto, più io devo dire (ride). Sono molto curiosa, amo chiacchierare, scoprire i mondi altri ed attingere dalle esperienze altrui. A me piace che i miei figli siano sinceri, educati e rispettosi nei confronti degli altri. Tutto il resto è libertà”.
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