Ospite a “Stasera c’è Cattelan”, Alessia Marcucci ha raccontato alcuni aneddoti, ormai divenuti cult, di quando conduceva il FestivalBar. Tra tutti ricorda l’incontro con il cantante dei The Cure:

Io facevo anche le interviste backstage perché comunque parlavo un po’ in inglese e quindi quando c’erano i cantanti stranieri mi spedivano lì. Una volta mi ricordo che Robert Smith, il cantante dei The Cure mi ha mandato praticamente a quel paese, perchè sono arrivata e gli ho fatto una domanda di quelle un po’ basiche. Lui non è basico. Una cosa qualunque, forse dissi “stai bene qui?”. Lui mi rispose “foolish”, un insulto, cioè proprio mi diede della stupida. Io ero così piccoletta”.

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L’episodio più bizzarro vissuto da Alessia Marcuzzi è, peró, quello che ha visto protagonista Mariah Carey:

Non mi ha voluta sul palco insieme a lei. Era la finale a Piazza del Plebiscito, a Napoli, c’erano circa 300.000 persone. Era un evento veramente incredibile. Il finale era con lei che cantava Against All Odds. Io ero emozionatissima. Ero lontana e stavo per salire per presentarla, ma c’era un gruppo di gente che stava intorno a lei, che cercava di proteggerla. Qualcuno del suo entourage cominciò a urlare “She has to go away!”, ovvero “Lei deve andare via!”. Parlando di me”.

È così che non riuscì a salire sul palco:

“Non avevo combinato niente, non so perché mi dissero questo. Mi sono posta delle domande ma non ho trovato risposte. Forse ero troppo alta. Quindi non sono potuta andare, l’ho vista da giù. Mi ricordo che stavo su questa grata, che guardavo quello che accadeva. Poi Fiorello è stato fantastico, perché quando lei è andata via, lui mi ha richiamato sul palco e ha detto ‘no, Alessia deve fare il finale con me’, perché comunque non era giusto che fossi andata via”.