Ospite ai microfoni di RTL 102.5, Amadeus parla della sua carriera e si apre a riflessioni sull’andamento dei suoi nuovi programmi sul Nove:
“Gli ascolti bassi sul Nove? È un canale ambizioso, sta diventando generalista e ci vuole del tempo per abituare il pubblico. Se mi sposto con un programma conosciuto, ci vuole pazienza perché lo spettatore deve avere l’abitudine a trovarti. La gente ha le sue abitudini, e lo sapevo. In conferenza stampa avevo detto: ‘spero di partire dal 3%’ e questo è stato. Ci vuole solo pazienza. Prima di lasciare la Rai ci ho messo un paio di mesi, riflettendoci giorno e notte”.
E continua raccontando:
“Sono una persona pragmatica, e la proposta di Discovery è arrivata dopo Sanremo. Il mio contratto con la Rai scadeva il 31 agosto, ecco perché non ho potuto pensare a progetti nuovi. È chiaro che l’eventuale rinnovo mi sarebbe stato proposto intorno ad aprile o maggio, e quindi dovevo dare una risposta. Marzo e aprile sono stati mesi importanti: quando fai una scelta di vita così non la prendi alla leggera. Non sono Cristiano Ronaldo che va in Arabia! Ho una visione delle situazioni, ma non ho una sfera magica. Però, se sento che devo fare qualcosa, la faccio. In tutta la mia vita ho dato ascolto all’istinto: qualche volta ho sbagliato, ma quasi sempre mi ha portato sulla strada giusta”
Il conduttore ammette inoltre:
“Mi mancherà un po’ Sanremo, soprattutto ascoltare le canzoni. Ho fatto il Suzuki Music Party appositamente, ma anche per presentare i nuovi singoli autunnali, aprire uno spazio nuovo”
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