Amanda Lear è stata intervistata dal Corriere dove ha raccontato alcuni aneddoti relativi al suo passato e i suoi progetti futuri. Una domanda che le è stata posta è stata su David Bowie e sulla relazione con lui. Ecco un piccolo estratto:
Perché ha detto che la sua storia con David Bowie è stata un errore?
«È stato un malinteso. Marianne Faithfull me lo presentò a Londra, lui aveva l’influenza. Aveva i capelli rossi, era pallido, i suoi denti non erano granché, ma era affascinante. Mi ha detto che si era innamorato di me e io gli ho risposto: “No, ti sei innamorato della mia foto! “. Mi aveva vista sulla copertina dell’album dei Roxy Music. Era l’immagine della donna dominatrice, l’ideale di Hitchcock, ma io non ero così. Bowie non aveva finito la scuola, non aveva cultura e istruzione, ma io gli parlavo del cinema tedesco, di Fritz Lang, di Metropolis, e lui voleva vedere tutto, comprava libri, avevamo una relazione intellettuale e sessuale. È stato anche il mio primo contatto con il mondo del lavoro, perché mi ha detto: “Amanda, devi cantare!”. Mi ha messa sotto contratto, mi ha pagato le lezioni di canto, di ballo, l’affitto. Ho aspettato due anni e ho chiesto al suo manager: “E io?”. Ma mi rispondeva sempre: “Dopo, dopo…”. Poi Bowie ha incominciato a drogarsi e io me ne sono andata. Gli devo questo primo impulso dell’inizio».
Si capisce che gli incontri con alcune personalità sono stati importanti per la sua carriera…
«Gli incontri con Dalí, Bowie, Fellini, Berlusconi sono stati tutti casuali. Ma la cosa va avanti. L’altro giorno ero al Café de Flore a Parigi e ho visto un uomo seduto da solo, vestito in modo semplice: era Tim Burton. Il destino! Più le persone sono famose e importanti, più sono semplici. Quando ho interpretato Qu’est-il arrivé à Bette Davis et Joan Crawford? con Michel Fau, nel 2021, Brigitte ed Emmanuel Macron sono venuti a vedermi, poi mi hanno invitato a cena, sono stati molto gentili. Oggi, invece, ci sono queste piccole star, le influencer su TikTok, che si vantano tanto».
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