La famiglia di Andrea Purgatori, il giornalista, sceneggiatore e conduttore tv morto il 19 luglio all’età di 70 anni, ha presentato una denuncia alla procura di Roma, che ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio colposo. Questa la tesi dei legali: sarebbero state sbagliate sia la diagnosi che la cura prescritta dai medici di una nota clinica romana.
Stando a quanto si legge su un comunicato riportato dal Corriere della Sera, i carabinieri del Nas, coordinati dai procuratori Sergio Colaiocco e Giorgio Orano, stanno indagando “per fare luce sulla correttezza delle diagnosi e delle cure apportate” ad Andrea Purgatori, deceduto a distanza di soli due mesi dalla diagnosi iniziale. Nei prossimi giorni il pm disporrà l’autopsia sulla salma, alla quale parteciperanno i periti di parte. I carabinieri acquisiranno anche la cartella clinica, che verrà esaminata in ogni dettaglio.
In particolare, i familiari del giornalista “hanno chiesto che venga accertata la correttezza della diagnosi refertata ad Andrea Purgatori in una nota clinica romana e la conseguente necessità delle pesanti terapie a lui prescritte, e se, a causa dei medesimi eventuali errori diagnostici, siano state omesse le cure effettivamente necessarie”. La famiglia e rappresentata dall’avvocato Gianfilippo Cau ed è difesa nel procedimento dagli avvocati Alessandro e Michele Gentiloni Silveri.
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