Abbiamo avuto la fortuna di intervistare Andrea Roncato telefonicamente che ci ha raccontato alcuni ricordi sui suoi film passati e sui progetti futuri. In una domanda di queste abbiamo voluto approfondire una sua divertente serie in cui recitava con il suo collega e amico Gigi Sammarchi, Don Tonino

Don Tonino è una serie televisiva italiana degli anni ottanta per la regia era di Fosco Gasperi, prodotto dalla Fininvest in due stagioni. In totale gli episodi tra prima e seconda stagione furono 14 da 100 minuti ciascuno. Negli anni novanta la serie venne venduta anche in Canada e Cecoslovacchia.

TRAMA E TRAILER

L’attore protagonista di questa serie era Andrea Roncato, che interpretava il parroco don Tonino, il quale, insieme all”amico commissario di polizia Sangiorgi (interpretato da Gigi Sammarchi), si trovava spesso a investigare su casi misteriosi. Gli episodi erano divertenti a tinte gialle e all’epoca ebbero molto successo. La serie è stata replicata negli anni successivi nella fascia pomeridiana e poi notturna di Italia 1 e su Happy Channel, ed anche in prima serata. Nel cast, in varie comparsate troviamo Manuel De Peppe e una giovane Vanessa Gravina. Tra le guest star comparvero Mita Medici, Enzo Iacchetti (debuttante nel cinema italiano), Gioele Dix, Umberto Smaila, Nini Salerno, Fiorella Pierobon, Gian Fabio Bosco, Lory Del Santo, Pino Pellegrino, Giorgio Mastrota e l’allora sconosciuta doppiatrice Patrizia Scianca.

IL RICORDO DI ANDREA RONCATO

Abbiamo voluto chiedere all’attore i suoi ricordi legati alla serie e ci ha risposto così:

“Don Tonino’ è la cosa più bella che io abbia girato per me, mi piaceva moltissimo. E’ un po’ il precursore di ‘Don Matteo’. Io sono il figlio di un sagrestano perciò ho passato l’infanzia in parrocchia, vivevo nella casa adiacente alla canonica, quindi da bambino andavo a giocare in Chiesa. Vedevo sempre i banchi, i preti che si vestivano, suonavo l’organo, sapevo la messa a memoria…. Quindi è stato un po’ come ritornare bambino quando ho girato la serie, perché ho rivisto tutte quelle atmosfere. E noi viviamo spesso cercando di ritrovare i momenti, i colori, gli odori, i sapori, i rumori di quando eravamo bambini. Viviamo la vita alla disperata ricerca di ritrovare quelle cose che sono rimaste dentro di noi. Quindi anche se a cinquant’anni andiamo in una campagna e sentiamo un odore di quando andavamo da nostra nonna, ce lo ricordiamo subito. Questo mi ha riportato indietro negli anni. Mi ha riportato a quando erano vivi i miei genitori, a quando ero bambino, nel periodo più bello  per tutti della nostra vita”. 

Come mai vennero fatte solo due stagioni e la terza no?

“Perché allora già fare due stagioni era tanto. Adesso se ne fanno molte, prima era diverso, anche per una questione di risparmio, più vai avanti, meno costa il prodotto perché usi sempre le stesse cose. Fare due stagioni negli anni ’90 era già un record. Sei film la prima stagione e otto film la seconda, passammo da Rete4 a Canale5 nella seconda, quindi era già un grosso successo questo. Poi noi, quando uscì questa, contemporaneamente presentavamo ‘Sabato al circo’, eravamo i conduttori di questa trasmissione Mediaset al sabato”.