Prosegue la battaglia legale tra Angelina Jolie e l’ex marito Brad Pitt per il vigneto di Château Miraval in Provenza. Secondo quanto riportato dal Financial Time e da Hollywood Life, la Jolie in tribunale non si sarebbe limitata soltanto a fare causa all’ex marito, ma lo avrebbe addirittura deriso – senza pietà – circa le sue affermazioni di aver “costruito” la loro tenuta vinicola in Provenza. Se Brad Pitt in un’intervista rilasciata nel 2014 a Wine Spectator, si era definito “un agricoltore”, per l’attrice l’ex marito non si sarebbe mai occupato dell’attività e al contrario, nonostante Pitt si definisse “un produttore di vino” per lei, al massimo, “si occupava di illusioni, non di terra e uva”. E ancora, la Jolie ha aggiunto: “Al massimo ha visitato i vigneti per ammirare l’opera dei lavoratori francesi, che hanno effettivamente realizzato l’affare”. Poi ha spiegato che, tenendo conto degli impegni dell’attore sul set, non avrebbe potuto dedicarsi sul serio alla tenuta: “Durante gli anni in cui ha presumibilmente ‘costruito’ l’attività, ha lavorato incessantemente sul set ed è apparso in dozzine di film, per non parlare delle innumerevoli apparizioni promozionali, del jet set in giro per il mondo per le anteprime dei film e la sua partecipazione alle feste di Hollywood. Pitt è tutto fuorché un ‘vigneron’.

Tutto è iniziato lo scorso anno quando l’attore ha fatto causa all’ex moglie per avere venduto segretamente la sua parte della tenuta ad un uomo d’affari di origine russe, Yuri Shefler. Adesso l’attrice di Lara Croft in tribunale ha dato la sua versione dei fatti smontando la versione di Brad Pit, accusato di avere “saccheggiato” la tenuta francese oltre che di aver speso milioni di profitti per ristrutturare la piscina e per costruire uno studio di registrazione. Inoltre, sono 350 i milioni di dollari di risarcimento che sono stati chiesti all’attore hollywoodiano nella causa intentata.