Anna Mazzamauro è stata intervistata da La Stampa dove ha raccontato alcuni aneddoti della sua carriera ed anche i suoi progetti futuri. Il 7 agosto a Susa l’attrice porterà in scena con uno spettacolo sul ragioniere reso famoso da Paolo Villaggio: “Resterà per sempre”. Ecco le sue parole:
Molti artisti in questo periodo scendono in campo per delle cause sociali: cosa ne pensa?
«Che si fa per farsi pubblicità. Non voglio accusare nessuno, ma non entro in questo tipo di percorso, che diventa un labirinto da cui non si può uscire. Mi piace vivere la vita come mi pare, rispetto chi vive la sua come gli pare e non giudico. Ma se uno è imbecille glielo dico, e quanti ce ne sono nel nostro ambiente».
Ha amici tra i colleghi?
«Meno male che il Covid impedisce il baciarsi tra attori, una gestualità così ipocrita. Quando si abbracciano, morderebbero gli orecchi di chi hanno di fronte. Ho amici più veri: preferisco frequentare un contadino intelligente che un attore stronzo».
Che rapporto ha con Torino?
«Splendido. Ho sposato un piemontese e l’ho sopportato per sei anni, che è già tanto. All’inizio della carriera ho fatto tre spettacoli allo Stabile con l’orrendo Gianfranco De Bosio, che mi disse: “Credo che lei debba abbandonare questo lavoro perché non mi sembra abbia le qualità”. Al mattino mi alzavo alle 7 per andare a Radio Rai. Sono romanissima ma sento la voglia di tornare a Torino. Trovo che il pubblico sia intelligente e ironico e non abbia bisogno di una grassa risata per divertirsi. Mi sembra di stare a Londra, con le file davanti al teatro di persone normali, che escono dal lavoro e aspettano di fare il biglietto. È molto civile». —
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