“L’abbraccio con mio padre è stato uno dei più belli della mia vita”. Così Anna Safroncik – ospite sabato 5 marzo a Verissimo – parla dei terribili giorni che ha vissuto, cercando di organizzare la fuga di suo padre dall’Ucraina:
“Abbiamo vissuto il dramma di far scappare mio papà da un Paese bombardato. È partito lunedì scorso, da Kiev, in treno, dopo essere stato tutto il giorno in stazione. Lui non voleva andarsene, aveva paura di lasciare la sua casa”.
Una guerra che nessuno si sarebbe mai aspettato e che l’attrice ucraina naturalizzata italiana fatica a comprendere:
“È scoppiato tutto all’improvviso, in maniera così violenta e inattesa. È incredibile. Passeggiare per Kiev era come camminare a Milano. Sono sotto shock perché non mi sarei mai aspettata una cosa del genere. Non mi vengono le parole, non ho nemmeno più le lacrime”.
A Silvia Toffanin che le chiede come i suoi connazionali stiano affrontando questa situazione drammatica, la Safroncik rivela:
“Una cosa di cui nessuno parla è il freddo terribile, che è il primo nemico da combattere. Adesso in Ucraina di notte si congela: si arriva a meno 15 gradi. Mio papà, che è stato al gelo per quattro ore, ha temuto di morire di polmonite”.
Infine, Anna Safroncik spiega come l’odio tra queste popolazioni non esista:
“Tutte le persone che conosco parlano russo, molti ucraini hanno conoscenti sul confine. Russi e ucraini non si vogliono combattere. Fino a qualche anno fa eravamo fratelli, andare da Mosca a Kiev era come viaggiare da Milano a Roma. Poi, per colpa di una propaganda schifosa, ci hanno messo uno contro l’altro ma non vogliamo la guerra”.
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