Ospite a “L’estate in diretta”, Annalisa Minetti si racconta in quanto madre, spiegando anche come alcuni limiti imposti dagli altri siano stati risolti:
“Senza i miei figli ero una donna abbastanza risolta ma loro mi hanno completato e mi hanno dato tutti gli stimoli per rendermi abile mentre tutti volevano vedermi disabile. E pensavano che una madre non vedente non potesse esistere. Invece i miei figli hanno dimostrato a tutti che sono due ragazzi sereni, ricchi, intensi e che sanno cosa significa essere specialmente abili”.
La scelta di diventare mamma è arrivata, infatti, nonostante i tanti “pareri negativi” della gente:
“Mi dicevano che non vedendo non avrei potuto tutelarli, ad esempio quando sarebbero caduti. Ho perso la vista a 18 anni e tutti mi hanno detto tutto ciò che non avrei più potuto fare. Io ora sto depennando tutto ciò che invece posso fare. Non è solo cattiveria ma anche una profonda ignoranza. Mio figlio, appena respirava strano, io sapevo se avesse qualcosa. La mia tutela nei miei confronti è che io fossi h24 con lui e poi con lei, perché poi è arrivata anche Elena. Avevamo dei metodi per non perderla mai di vista”.
Unico cruccio? Non poterli vedere:
“Rinunciare al loro viso per sempre mi manca. Quando sogno io vedo e il loro volto non c’è e io non capisco perché. Forse perché un giorno ritornerò a vedere e quello sarà il mio momento magico. Mio figlio mi prende in giro, ad esempio quando lo sgrido mi dice ‘Sì ma girati che sono dall’altra parte’. Invece con mia figlia vado al centro commerciale e mi urla tra le corsie”.
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