Intervistata da “FQMagazine”, Antonella Clerici fa il punto sulla tv e racconta il suo momento professionale che la porterà a rinnovare il contratto con la Rai a breve:
“Sto rinnovando il contratto che scade a giugno. Io sono un po’ come Totti, sono molto legata alla maglia. E poi sarebbe complicato per me, a 60 anni, ricominciare in una nuova azienda. Quando entro in uno studio televisivo Rai, a Roma o Milano, conosco tutti, sono lì da 40 anni. Tra l’altro il 2026 sono i miei 40 anni di Rai, i 10 con Vittorio (Garrone, il suo compagno, nda), i 60 di mia sorella e di Vittorio, i 9o di mio papà quindi, anche se io le odio, mi toccherà fare una festa”.
Per quanto riguarda Sanremo, la conduttrice assicura:
“Non so se rifarei una conduzione perché non so se, anche fisicamente, riuscirei a sostenerla. Carlo Conti ha un altro carattere, non è un passionale, è più calmo. Però le dico che la conduzione e la direzione artistica non possono più essere separate. Una volta tu avevi il 50% di spettacolo di cui si occupava il conduttore mentre dell’altro 50%, relativo alla scelta dei brani, poteva occuparsi un professionista che s’intendeva di discografia. Adesso a nessuno frega niente di sentire l’intervista di tizio o caio e le superstar internazionali non solo si promuovono sui social ma costerebbero troppo. Oggi, le interviste devono essere piccole punteggiature e gli spazi dei conduttori o quelli comici sono pochissimi: con 30 canzoni, dove vai? Lo spettacolo non c’è più. Ora lo fa Carlo (Conti, nda), non so se due o tre anni, poi lo farà De Martino che è giovane e rampante, oppure Alessandro Cattelan: è giusto che lo faccia la nuova generazione”.
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