Intervenuta come ospite del programma “Bella Ma’”, Antonella Elia ha raccontato la sua infanzia, segnata dalla perdita della madre ad appena 1 anno di vita:
“Senti il vuoto, il lutto, la solitudine dell’abbandono, della perdita di quello che comunque è il tuo punto di riferimento, ti manca la figura che ti dà la sicurezza di poter vivere, è un senso che ti porti dentro per sempre”.
Antonella Elia confessa, inoltre, come la faceva sentire non avere la mamma:
“Mi sono sempre vergognata in un modo indicibile di non avere la mamma, ogni volta che mi chiedevano e dovevo dire che era morta, per me era una flagellazione perché mi sentivo diversa. Quando morì mio padre invece di stare davanti di fianco alla mia seconda mammastavo in fondo e sorridevo, con le mie compagne dell’oratorio. Quando alla fine della messa venivano tutti a farmi le condoglianze, io ringraziavo ridendo, come se fosse una grande festa. Per anni ho sofferto, adesso l’ho quasi superata”.
Ripercorrendo a ritroso il suo discorso, Antonella Elia racconta di un albero di cachi che ha piantato nel suo giardino:
“Non voglio sembrare patetica, vabbè, lo dico, c’è stata la riesumazione di mia mamma e l’ho fatta cremare. A Torino mi hanno dato il medaglione con le ceneri, l’urna è nel posto adeguato, e io le ho messe nella terra vicino al cachi. Quel cachi è un po’ mia mamma per me”.
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