Una masterclass davvero ricca di aneddoti quella che ha visto protagonista Malcolm McDowell al Torino Film Festival, dove l’attore ha incontrato il pubblico parlando della sua lunga carriera costellati di collaborazioni con registi importanti. Tra tutti, quella con Stanley Kubrick, il quale, dopo averlo visto nel film Se…, decise di affidargli il ruolo principale in Arancia Meccanica.
In un clima goliardico, McDowell ha definito Kubrick un gran rompiscatole, un regista con dei turni di lavorazione lunghissimi:
«Era estenuante e chiedeva sempre di più. Quando lavoravi con lui sapevi quando iniziavi ma mai quando finivi. I turni di lavorazione c’erano, ma non venivano mai rispettati, erano interminabili».
E ha anche raccontato di come lo «fregò» riguardo la questione dei profitti:
«Kubrick mi imbrogliò sulle percentuali del film. Mi fece firmare un documento in cui rinunciavo ai diritti. Mi disse che non ci sarebbero stati credits, invece quando vidi il film per la prima volta c’era scritto Stanley Kubrick dappertutto! E mi fece anche fare la pubblicità gratis»
Riguardo il personaggio di Alex De Large, ha detto:
«Kubrick mi aveva richiesto di rendere questo ragazzo immorale, Alex, piacevole al pubblico, ma senza tradirlo. È stata una grande sfida, dovevo cercare uno stile esagerato e pensare più a quello che alle emozioni».
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