Nel nuovo documentario Netflix dedicato alla sua carriera, Arnold Schwarzenegger si è scusato per aver molestato alcune donne in passato. Durante la campagna da Governatore della California, un totale di 15 donne si sono fatte avanti per accusare Arnold Schwarzenegger di averle molestate nel corso di tre decenni. Nel documentario che porta il suo nome, Schwarzenegger offre delle scuse per le sue azioni:
“La mia reazione all’inizio è stata difensiva. Oggi, posso guardarmi indietro e in un certo senso dire, non importa in che epoca siamo. Se erano i giorni di Muscle Beach di quarant’anni fa, o oggi, è sbagliato. Era una stronzata. Dimenticate tutte le scuse che feci ai tempi, ho sbagliato.”
La storia, tuttavia, non ebbe alcun effetto sui sondaggi e Schwarzenegger salì alla vittoria alle elezioni successive. L’attore parla anche del figlio segreto, che nel 2011 gli costò il matrimonio con Maria Shiver:
“Il motivo per cui mi sento davvero riluttante a parlarne è solo perché ogni volta che lo faccio, riapre le ferite. Penso di aver causato abbastanza dolore alla mia famiglia a causa del mio casino. Perché tutti hanno dovuto soffrire. Maria ha dovuto soffrire, i bambini hanno dovuto soffrire, Joseph, sua madre, tutti. Dovrò conviverci per il resto della mia vita. Voglio dire, sai, le persone ricorderanno i miei successi, e ricorderanno anche quei fallimenti. Ed è un grave fallimento. Voglio dire, ho avuto dei fallimenti in passato, nella mia carriera. Ma tipo, questo? Questo è una cosa completamente diversa; una dimensione completamente diversa del fallimento.”
Schwarzenegger ha infine parlato proprio del suo legame con Joseph:
“Quando ho visto Joseph crescere in un fantastico essere umano e un uomo fantastico, mi ha fatto sentire orgoglioso e mi sento davvero bene con lui. È stato sbagliato quello che ho fatto. Ma non voglio far sentire a Joseph che non è il benvenuto in questo mondo perché è davvero il benvenuto in questo mondo. E io lo amo. E si è rivelato un giovane straordinario. Sono molto felice che, all’interno di questa triste storia, siamo riusciti a crescere davvero bene i bambini.”
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