L’attrice Asia Argento, ospite della trasmissione Oggi è un altro giorno, parla del suo nuovo libro dal titolo “Anatomia di un cuore selvaggio” nel quale si racconta. Parlando dell’esperienza con la droga, l’attrice dichiara:
“Nei primi anni ’90 iniziarono in Italia i primi rave. Io avevo una enorme libertà da ragazzina, da piccolissima e anche nella mia adolescenza. Con questi rave per noi era come un parco giochi, non si conoscevano e c’erano queste nuove droghe ai tempi. Noi non avevamo il controllo dei nostri genitori, non c’erano i telefonini, quindi dicevamo le bugie…Mio padre con cui vivevo all’epoca lavorava tantissimo anche all’estero, quindi non avevo una grande sorveglianza”.
E poi continua:
“Nei rave ero come ‘Alice nel Paese delle Meraviglie’ con tutte quelle droghe psichedeliche. Si provano allucinazioni… vedi un albero e ti sembra un ragno. Crea dei danni cerebrali molto forti e sicuramente ne ho subiti dai 14 ai 16 anni… Ho lasciato parecchi neuroni per strada su Corso Francia…”.
Asia Argento parla del vuoto che provava e di come tentava di riempirlo facendo uso di droga:
“Usavo le sostanze perché come molti avevo molti vuoti dentro e non sapevo come riempirli. Qualsiasi cosa mi portasse fuori dalle mie paure, dalle mie tristezze, dalla mia depressione… qualsiasi cosa che ho trovato nella mia vita prima di stare meglio l’ho usata per riempire questi buchi cosmici”.
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