Compie oggi 40 anni Attila flagello di Dio, il film del 1982 diretto da Castellano e Pipolo e prodotto da Mario Cecchi Gori e dal figlio Vittorio con protagonista Diego Abatantuono. Appartenente al cosiddetto filone trash del cinema degli anni 1980, il film fu stroncato dalla critica ma negli anni successivi si sarebbe rivelato molto amato dal pubblico, al punto da diventare oggetto di interesse da parte di collezionisti e appassionati del genere.
Insieme ad Abatantuono nel cast troviamo anche Angelo Infanti, Mauro Di Francesco, Armando Marra, Franz Di Cioccio e Rita Rusić nei panni della barbara Uraia. In una recente intervista, la Rusic ha spiegato il suo coinvolgimento nel film (suo debutto cinematografico).
La produttrice ha raccontato che all’epoca delle riprese era fidanza con Cecchi Gori, ma il suo ingresso nel cast avvenne per puro caso, quando Eleonora Giorgi si rifiutò di prendervi parte:
«Fui presa non perché mi proposi, ma perché Eleonora Giorgi strappò il contratto, Castellano e Pipolo non trovavano un’altra attrice, nel film erano tutti mezzi nudi e dopo settembre non si sarebbe più potuto girare. Dissero a Vittorio “proviniamo Rita”. Lui non voleva, ma l’inverno incalzava. Mi trovai sul set con un bikini di pelo. Ero felice, ma mi sentivo inadeguata. Infatti, dopo, mi misi a studiare recitazione».
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