Una cosa è certa: da oggi 7 novembre le sale italiane saranno più piene di fazzoletti. Sì perché “Attraverso i miei occhi”, il nuovo film tratto dal best seller del 2008 The Art of Racing in The Rain di Garth Stein ha tutta l’intenzione di farvi piangere a dirotto.
Il film mette in scena la storia di Enzo, un dolce Golden Retriever adottato dal pilota Denny (Milo Ventimiglia), il quale diventerà il suo padrone ma sopratutto il suo compagno di vita. Attraverso i ‘pensieri’ parlanti di Enzo (in originale la sua “voce” è di Kevin Costner, da noi quella di Gigi Proietti) viaggiamo in questa fiaba commovente, una storia di vita familiare fatta di alti e bassi, tra gioie, tristezze e paure.
Secondo una leggenda mongola i cani, al momento della morte, vengono seppelliti sulle alte e verdi colline così da riposare in pace con gli antenati. Nel corso della loro esistenza animale, però, osservandoci, si sarebbero preparati a reincarnarsi nella vita successiva in un essere umano, dopo aver corso liberi tra gli altopiani e le sconfinate pianure. È questo il principio guida del libro e poi del film dove i dolci occhi di Enzo osservano e partecipano alle attività del suo umano e della sua famiglia allargata (la moglie Eve/Amanda Seyfried e sua figlia), spargendo insegnamenti di amore e fedeltà.
Sulla scia di Io & Marley e Hachiko arriva un altro film sui nostri preziosi amici a quattro zampe e, a mo’ di formula assodata, anche stavolta la lacrima è assicurata. Attraverso i miei occhi è il classico film per famiglie dove ci si aspetta (e si ottiene) del forte sentimentalismo, che, ammettiamolo, a tratti sfocia nello stucchevole ma che però arriva dritto e raggiunge il suo intento. Non è un film perfetto perché qua e là emergono dei limiti e delle ripetizioni, ma rimane comunque una dolce fiabe commovente e spirituale, capace di ammorbidire anche i cuori più duri.
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