Il 4 maggio del 1929 nasceva i Ixelles, in Belgio, la grande Audrey Hepburn, una delle star più amate di sempre nella storia di Hollywood. Oggi avrebbe compiuto 92 anni, un compleanno che purtroppo Audrey non festeggia da tempo, da quando un brutto cancro se la portò via nel 1993, all’età di 63 anni.
La carriera
Cresciuta tra Belgio, Regno Unito e Paesi Bassi sotto il regime nazista, Audrey Hepburn si avvicinò al mondo del teatro e della danza da giovanissima, fino ad avere il suo esordio sul grande schermo nel 1951. Gli anni Cinquanta e Sessanta furono due decadi di grandissimo successo professionale per lei, dal suo primo Oscar con il ruolo della Principessa Anna in Vacanze romane (1953), a film come Sabrina (1954), Guerra e pace (1956), Cenerentola a Parigi (1957), La storia di una monaca (1959), Colazione da Tiffany (1961), Sciarada (1963), My Fair Lady (1964), Come rubare un milione di dollari e vivere felici (1966), Gli occhi della notte e Due per la strada (1967).
Dal 1967 in poi lavorò in maniera molto sporadica. Subito dopo il divorzio da Mel Ferrer, nel 1969 sposò a Roma lo psichiatra italiano Andrea Dotti, dal quale nel 1970 ebbe il suo secondo figlio, Luca. La gravidanza fu molto difficile e l’attrice dovette rimanere quasi tutto il tempo a letto. Con l’arrivo di Luca, decise di diminuire drasticamente i suoi impegni di attrice e di dedicarsi alla famiglia.
Tra le varie proposte di un ritorno al cinema vi fu anche quella del regista William Friedkin, che nel 1973 pensò anche alla Hepburn nel ruolo della protagonista femminile del film L’esorcista, ma l’ipotesi venne rapidamente bocciata poiché l’attrice, pur interessata, aveva posto come condizione lo spostamento delle riprese nel paese dove allora viveva, in Italia; la parte, offerta anche a Shirley MacLaine e Jane Fonda, verrà poi definitivamente assegnata ad Ellen Burstyn. Per la stessa ragione nel 1977 rifiutò anche il ruolo (poi affidato ad Anne Bancroft) di una ballerina di mezza età nel film Due vite, una svolta di Herbert Ross.
Poco tempo dopo la sua ultima apparizione cinematografica 1988, la Hepburn fu nominata ambasciatrice speciale e importante dell’UNICEF. Da quel momento fino alla sua morte Audrey si dedicò all’aiuto dei bambini dei paesi poveri del mondo. I suoi viaggi intorno al mondo furono facilitati anche dalla sua conoscenza delle lingue (oltre all’inglese, parlava fluentemente il francese, l’italiano, l’olandese e lo spagnolo).
Mentre era ancora sposata con Dotti, aveva incontrato l’attore olandese Robert Wolders, vedovo dell’attrice Merle Oberon. Sei mesi dopo la fine del matrimonio con il medico italiano, la Hepburn e Wolders si incontrarono nuovamente e poco tempo dopo iniziarono a convivere, trasferendosi in Svizzera a Tolochenaz, presso il Lago di Ginevra. Non si sposarono mai, e rimasero legati fino alla morte di lei.
L’ultimo film
Forse non tutti sanno che l’ultima apparizione di Audrey Hepburn fu in un film di Steven Spielberg: Always – Per sempre (1989). Nel film, con protagonisti Richard Dreyfuss e Holly Hunter e che non ebbe un grande successo, la Hepburn appare nei panni di un angelo di nome Hap che taglia i capelli di Pete, il personaggio di Dreyfuss.
Negli ultimi mesi della sua vita, lavorò in televisione come presentatrice del programma Gardens of the World with Audrey Hepburn, la cui prima puntata andò in onda il giorno successivo alla sua morte e per il quale ricevette un Emmy postumo. In quest’ultimo periodo la Hepburn registrò anche un album di letture di fiabe, Audrey Hepburn’s Enchanted Tales, che le valse un Grammy, anch’esso postumo. Negli ultimi anni le sono stati assegnati numerosi premi speciali per celebrare i suoi meriti cinematografici, tra cui il Golden Globe nel 1990 e, nel 1992, il SAG e il BAFTA alla carriera.
La morte
Nel 1992, tornata da un lungo viaggio in Somalia a scopo benefico, la Hepburn accusò forti dolori allo stomaco. Dopo numerose visite, i dottori scoprirono l’esistenza di un cancro al colon sviluppatosi lentamente nel corso di anni. Venne operata una prima volta e un mese più tardi una seconda volta, a causa di nuove complicazioni. Alla fine i medici giunsero alla conclusione che il cancro era ormai troppo esteso per essere curato. A causa delle sue condizioni, la Hepburn fu impossibilitata a utilizzare un normale volo di linea per tornare a casa, quindi il suo vecchio amico Hubert de Givenchy chiese a un conoscente di inviarle un jet privato che l’avrebbe riportata in Svizzera. L’uomo fece riempire di fiori la cabina che l’avrebbe ospitata.
Audrey Hepburn morì nel sonno la sera del 20 gennaio 1993 nella sua casa di Tolochenaz (Canton Vaud, Svizzera), dove fu sepolta. Aveva 63 anni. Alle esequie, oltre ai figli e a Wolders, erano presenti gli ex-mariti Mel Ferrer e Andrea Dotti, il grande amico Hubert de Givenchy, rappresentanti dell’UNICEF e gli attori e amici Alain Delon e Roger Moore.
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