Agli inizi degli anni Duemila diventa l’idolo di tutti gli adolescenti grazie al suo stile e alla sua personalità sfacciata e ribelle. Singoli come Complicated, Sk8er Boi e I’m With You si sentono in ogni walkman e il suo album Let Go diventa un successo mondiale, seguito dall’altrettanto apprezzato suo secondo album Under My Skin.
Avril Lavigne, l’energica ‘piccoletta’ canadese, dopo una carriera in ascesa, ha dovuto affrontare però una brutta battuta d’arresto a partire dal 2014, quando ha contratto la malattia di Lyme.
“Avevo accettato la morte e ho sentito il mio corpo abbandonarmi” dice l’artista parlando di questo terribile morbo batterico che gli umani contraggono dal morso di una zecca. “Mi sentivo come se stessi annegando, come se fossi sott’acqua e avessi costantemente bisogno di riemergere per avere aria. Un fiume sbattuto in una corrente, incapace di respirare. Pregavo Dio per farmi stare con la testa fuori da quest’acqua e per farmi superare la tempesta. Mi sono sempre più avvicinata a lui. Mia madre mi ha sorretto e proprio tra le sue braccia ho scritto la prima canzone che sto per rilasciare.
Le dichiarazioni sono affidate ad una lettera ai fan apparsa sul suo sito ufficiale (possiamo leggerla qua). Ora, a cinque anni dall’ultimo disco intitolato semplicemente Avril Lavigne, la cantante ufficializza il suo ritorno sulle scene musicali, annunciando, appunto, il suo nuovo album. Si intitolerà “Head above water”, uscirà il 19 settembre e sarà un disco introspettivo, scritto in quello che la cantante definisce “uno dei periodi più terrificanti della mia vita”.
Avril, inoltre, dopo i lunghi anni di sofferenza, vuole attirare maggiormente l’attenzione sulla malattia di Lyme (definita la malattia infettiva che si diffonde più rapidamente negli Stati Uniti dopo l’AIDS) e sulla sua gravità, creando una fondazione per promuovere la ricerca.
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