Tim Burton è stato uno dei protagonisti dell’autunno 2022 grazie all’arrivo su Netflix di Mercoledì.
Nel nuovo numero di Empire, Tim Burton ha potuto parlare della sua esperienza dietro alla macchina da presa di Batman, il cinecomic del 1989 con Michael Keaton nei panni dell’Uomo Pipistrello e Jack Nicholson in quelli di Joker. Ed è proprio del leggendario attore che il regista ha discusso evidenziando il loro “peculiare” modo di comunicare e sottolineando come Nicholson, che era già da tempo un gigante di Hollywood, lo abbia aiutato in quella che è stata, dopo Pee Wee’s big adventure e Beetlejuice, la sua prima esperienza alle prese con un film ad alto budget basato su un’importante proprietà intellettuale.
“Jack ha un modo molto astratto di parlare. Mi diceva delle cose, io rispondevo “Sì, ho capito” solo per poi andare da qualche altra persona a domandare “Ma di che diamine stava parlando?”. Avevamo questa bizzarra modalità di comunicazione non lineare, non connettiva. Ma per me era molto chiara. Avevamo questo stile di comunicazione tipo uomini delle caverne!“
Poi aggiunge:
“Mi ha sostenuto, protetto e dato la fiducia di cui avevo bisogno in maniera tale che non fossi sopraffatto dall’intera vicenda. Mi sono sentito davvero supportato in modo molto profondo. Ero giovane e stavo lavorando con un grande studio e lui mi ha aiutato a trovare la fiducia necessaria a fare quello che dovevo fare. Il fatto che lui mi supportasse ha avuto un certo peso con lo studio. Mi ha aiutato per tutto il tempo e mi ha dato forza.”
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