Il sequel di fantascienza Blade Runner 2049 diretto da Denis Villeneuve si rifà all’originale del 1982 in molti modi sottili. Uno dei richiami più sorprendenti, oltre ovviamente al ritorno in carne e ossa del protagonista, il Rick Deckard di Harrison Ford, è quello di Rachael, la replicante interpretata da Sean Young. 

Il suo cameo appare in una scena cruciale di “2049” in cui ci troviamo faccia a faccia con il suo personaggio, con le stesse giovani sembianze del film originale. In quell’occasione l’attrice è stata ricreata, ovviamente, digitalmente; la produzione ha infatti ingaggiato per un anno intero una società di effetti visivi specificatamente per lavorare su quella scena. Per realizzarla, è stata ingaggiata un’attrice sostitutiva, Loren Peta, il cui aspetto è stato modificato attraverso la computer grafica, al fine di farla assomigliare il più possibile alla Young. Il regista Denis Villeneuve, che ha definito il risultato come “ipnotizzante”, ha volutamente limitato il numero di scene di Rachael e ha dato al team degli effetti visivi tutto il tempo necessario affinché potessero portare a termine il loro lavoro.

Qui un video in cui si vede l’incredibile lavoro fatto:

 

In realtà Sean Young attaccò duramente il cameo di Rachael in Blade Runner 2049, in quanto non coinvolta:

“Non c’era niente che potessi fare al riguardo. Era chiaro che sapevano che il pubblico sarebbe rimasto sconvolto dal fatto che io non fossi presente, ma non volevano che me ne lamentassi pubblicamente. Quindi mi hanno pagato dei soldi, mi hanno fatto firmare un accordo di non divulgazione e mi hanno dato 30 secondi. Ed io ero tipo, bene. Hanno dato a mio figlio Quinn un lavoro in Blade Runner 2049 nelle arti visive e ho detto che tutto era perdonato. Ha grandi capacità“.