Il film

Blade uscì nel 1998 diretto da Stephen Norrington e basato sull’omonimo personaggio dei fumetti della Marvel Comics.

Il film ha avuto due seguiti: Blade II (2002) e Blade: Trinity (2004). Sebbene fosse un prodotto di ispirazione Marvel, Blade, come anche il suo seguito Blade II e X-Men, non riporta il logo della casa editrice all’inizio della pellicola, che è stato introdotto nella saga solo in Blade: Trinity.

Il film è conosciuto anche come precursore del bullet time. In una scena Blade spara a Diacono Frost e la telecamera mostra le pallottole al rallentatore, tecnica poi ripresa tra gli altri in Matrix ed in Resident Evil: Apocalypse.

La trama


Nel 1967, una donna incinta viene attaccata e morsa da un vampiro, provocando un parto prematuro. I medici riescono a salvare il neonato, ma la madre muore per un’infezione sconosciuta.
Trent’anni dopo, il bambino è diventato il cacciatore di vampiri Blade (Wesley Snipes), con la stessa forza, velocità e abilità rigenerative dei vampiri, ma senza le loro debolezze e per questo viene chiamato il “Diurno”. In una delle tante sere di caccia, Blade fa irruzione in un rave club di Detroit di proprietà del vampiro Deacon Frost (Stephen Dorff). Dopo aver trucidato i vampiri all’interno, scappa lasciandone uno ancora in vita a causa dell’arrivo della polizia.
Inconsapevoli dell’esistenza dei vampiri, gli agenti portano il corpo apparentemente privo di vita in ospedale. Dopo essersi risvegliato, il cadavere uccide il dottor Curtis Webb, si nutre dell’ematologa Karen e fugge. Il Diurno porta la donna in una casa sicura dove viene curata dal suo amico Abraham Whistler(Kris Kristofferson), colui che lo ha cresciuto e addestrato.
Whistler spiega che lui e Blade hanno condotto una guerra segreta contro i vampiri usando armi basate sulle loro debolezze come la luce del sole e l’argento. Dopo essersi unita a loro, l’ematologa cerca una cura per l’unico punto debole del cacciatore: la sete di sangue umano.
Nel frattempo, durante una riunione di anziani vampiri, Frost viene rimproverato per aver tentato di incitare alla guerra vampiri e umani: in risposta fa giustiziare uno degli anziani e spoglia gli altri della loro autorità. Il suo obiettivo è divenire il vampiro più forte mai esistito tramite un antico rito. Blade e Frost sono destinati ad affrontarsi…

L’intervista

Wesley Snipes ha recentemente parlato di una curiosità legata ai primi tre film.

Mi sono ovviamente portato a casa delle cose dal set. Realizzammo abbastanza spade, non solo per le riprese effettive ma anche per l’allenamento. Per me e per la controfigura c’erano probabilmente almeno sei spade diverse. Ci siamo allenati con quelle spade e ci stiamo ancora allenando. Mi sto ancora allenando. Non so nulla delle repliche, quelle originale hanno visto sangue e sudore. Sì, penso ce ne fossero sei. So dove si trovano due di esse.

Vi aggiungiamo una sua video-intervista, risalente al 1998, che ritrae un Wesley scherzoso e perfettamente immedesimato nel ruolo che parla in terza persona di Blade, ma con il timbro di voce profondo e pacato tipico del cacciatore di vampiri.

In vari spezzoni, montati però insieme, l’attore presenta Blade e il suo travagliato passato, ma anche su cosa significhi per lui interpretare un personaggio inventato: “Essere un personaggio dei fumetti è davvero fantastico, perché puoi indossare diversi tipi di abiti, creare voci tutte diverse e avere movenze di ogni tipo. Penso ce abbiamo creato una sporta di mondo nascosto nell’ombra, un ponte tra ciò che è realtà e no. È un varco davvero sottile”.