Ospite del programma “L’Ora Solare” in onda su Tv2000, Bobby Solo parla non solo di musica ma anche di se stesso e dei momenti più difficili e più belli che hanno caratterizzato la sua vita privata.. Una delle vicende più toccanti che l’hanno visto protagonista e che ha voluto affidare ai telespettatori è il suo particolare rapporto con Lourdes, che nella sua vita ha visitato durante più pellegrinaggi e a cui si è avvicinato per la prima volta nel 1978:
“Quel periodo volevo crescere muscolarmente, così chiesi degli ormoni. Avevo paura delle iniezione e dello shock anafilattico, così una farmacia mi diede un ormone per bocca che si dà ai malati terminali. Mi si sono gonfiate le corde vocali in una maniera terribile. A Milano, in piazza, non riuscivo più a cantare e sentivo il sapore del sangue in bocca, allora pensavo fosse un dente. Invece si era spaccata la corda vocale in due”.
Allora Bobby Solo decise di recarsi a Lourdes:
“Ho visto tutte le stampelle di quelli che erano guariti. Ho bevuto l’acqua, ho messo una candela grossa da 150 franchi e ho detto mentalmente ‘Madonna mia, sono finito’. Stranamente, dopo un mese e mezzo ho cominciato di nuovo a parlare, piano piano. Sono certo sia stato un miracolo, ne sono convinto”.
Bobby Solo ha anche voluto condividere l’aneddoto dietro alla scelta del suo nome d’arte che l’ha reso celebre in Italia ma anche in tutto il mondo:
“Papà odiava la musica rock ‘n roll, era triestino e ascoltava solo l’opera. Sperava che diventassi medico, avvocato o notaio. Ma io ho continuato a cantare. Un giorno papà telefonò alla Ricordi, io ero minorenne, e ha detto ‘vi diffido dall’usare il nome mio perché non mi piace che mio figlio faccia il cantante’. Allora loro risposero: ‘ma fra tre mesi deve andare a cantare a Saremo, come lo chiamiamo?’. E allora proposero di americanizzarlo in Bobby, solo Bobby, ma la segretaria non capì e scrisse ‘Bobby Solo’”.
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