Molte polemiche tra Brian May e una parte della stampa che rimprovera a ” di non aver approfondito a sufficienza il personaggio di Freddie Mercury, in particolare tralasciando di inserire nella sceneggiatura della pellicola la sua bisessualità. May è tornato sull’argomento nel corso di un’intervista rilasciata a LouderSound:
“Nel film c’è tutto, nessuno ha mai pensato che Freddie fosse perfetto, ma sicuramente era particolare. Sullo schermo si vede tutto, ma non in modo gratuito. Non c’è mai stata l’intenzione di essere morbosi o maliziosi, e credo sia stata una buona decisione. Con tutto quello che viene raccontato, non credo ci fosse bisogno di inserire scene dissolute. Non che Freddie fosse così dissoluto, in ogni caso: so che qualcuno se l’aspettava, ma no, nel film c’è solo la verità, mostrata in modo gentilmente crudo e onesto, ma comunque divertente. Sentivamo tutti di voler rappresentare l’umanità di Freddie, come musicista e come persona: per farlo, è stato necessario essere autentici e non indulgenti. E credo che lui stesso avrebbe detto che la cosa più importante sarebbe stata quella di intrattenere”.
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