Borotalco è un film italiano del 1982 diretto da Carlo Verdone. Nel cast troviamo anche Eleonora Giorgi, Mario Brega, Angelo Infanti e Christian De Sica. Il 23 gennaio compirà 40 anni dall’uscita nelle sale. Nel film c’è una breve apparizione di Moana Pozzi agli esordi, nel ruolo di un’amica straniera di Manuel Fantoni che accoglie Sergio; Moana è anche la pin-up ritratta nel poster affisso nella stanza di Sergio e Marcello.
TRAMA
Nadia e Sergio sono due giovani venditori di enciclopedie porta a porta. Sergio, mite e impacciato, vive in un convitto assieme all’amico Marcello conducendo una vita grama, lavorando senza successo, pressato dalla fidanzata Rossella e dal rude suocero Augusto. Nadia, bella e spigliata, fidanzata con Cristiano, condivide un appartamento con la sua amica Valeria ed è una sfegatata fan di Lucio Dalla. Dato il successo professionale di lei, Sergio la contatta telefonicamente chiedendole di poterla affiancare e imparare quindi a portare a casa dei contratti. Nadia gli propone un appuntamento presso la casa di un tale Manuel Fantoni, sedicente architetto. Mentre lei si attarda per acquistare un biglietto per un concerto di Dalla, Sergio si intrattiene con il cliente, il quale a sua volta gli racconta della sua vita movimentata ed errabonda, ricca di episodi incredibili e di frequentazioni illustri. Tuttavia subito dopo l’uomo gli confessa ridendo che si tratta soltanto di frottole che egli ama raccontare per abitudine, noia e necessità e che forse solo qualcosa c’è di vero. Poco dopo sopraggiungono dei carabinieri per arrestare l’uomo con l’accusa di truffa e chiamandolo col suo vero nome, Cesare Cuticchia. Cuticchia/Fantoni, ostentando sicurezza, lascia le chiavi di casa a Sergio chiedendogli di rimetterla in ordine prima di andarsene.
LA BATTUTA CARGO BATTENTE BANDIERA LIBERIANA
Pochi giorni fa è andata in onda una nuova puntata su Rai 1 di “Oggi è un altro giorno” dove c’è stata la reunion di Borotalco con Verdone e la Giorgi.
“Devo molto ad Angelo Infanti, era un playboy generoso, buono e simpatico, lo incontrai a casa di Sergio Leone, che mi chiese di fare un provino che durò 3 minuti. Se alcuni film sono venuti bene, lo devo anche a lui“
Verdone ha poi spiegato l’origine della battuta Cargo Battente Bandiera Liberiana che è rimasta nell’immaginario collettivo di tutti: “Un bel giorno senza dire niente a nessuno me ne andai a Genova e mi imbarcai su un cargo battente bandiera liberiana. Feci due volte il giro del mondo e non riuscii mai a capire che cazzo trasportasse quella nave, ma forse un giorno lo capii: droga!”
“La frase mi venne in mente perché faceva parte di un monologo che avevo fatto anni prima in radio, così lo ripresi e lo affidai a Manuel Fantoni. Mi è venuta li l’idea del cargo, che racconta lui e ovviamente è una bella stupidaggine. Devo dire che dipende molto da come la fai, dai tempi che hai e in più la sigaretta mi ha aiutato molto. Certamente non so dire perché queste frasi rimangano poi nell’immaginario del pubblico.”
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