Quest’anno Braveheart ha compiuto 25 anni: in occasione dell’anniversario, Mel Gibson ha parlato in esclusiva con The Ingraham Angle del film, della strepitosa accoglienza ottenuta, e di come, ai tempi della produzione, la fiducia di Hollywood nei suoi confronti era pressoché nulla. Gibson ha ricordato i lunghi giorni passati a fare il doppio turno sul set per mettere insieme il film. Questo sforzo, tuttavia, gli è valso due Oscar – per il miglior film e per la miglior regia. Sulla sfiducia dell’ambiente hollywoodiano nei suoi confronti, in particolare sul fatto che potesse anche lavoravi come regista, Gibson ha detto:
“Cercavo altri attori per interpretare Wallace, ma nessuno si fidava di me come regista e, quindi, nessuno voleva farlo. Così, ho dovuto fare tutto da solo e la parte è andata a me. Ho parlato con Paramount e Fox e loro mi hanno detto “Sì, ha senso”.
Facendo perno sugli altri suoi film cult, Gibson ha detto di essere rimasto impressionato da quanto “Braveheart” abbia retto nel tempo e di come abbia avuto numerose proiezioni successive anche decenni dopo la sua uscita. Probabilmente resiste alla prova del tempo anche a causa della riverenza che l’America ha dimostrato nei confronti dell’idea di libertà.
Al momento, lo ricordiamo, Mel Gibson sta lavorando sul sequel de La Passione di Cristo, altro suo cult e probabilmente sarà coinvolto anche in Arma Letale 5, titolo recentemente confermato con Richard Donner alla regia.
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