Il ritiro di Bruce Willis ha commosso il mondo intero. La star di Die Hard è stata costretta ad abbandonare la recitazione a causa dell’afasia, malattia cognitiva che lo affligge da diversi anni. Prima che giungesse l’annuncio ufficiale del suo ritiro, tuttavia, Willis è stato al centro di alcuni incidenti che hanno causato non poca preoccupazione tra i suoi colleghi.
Lo scrive il New York Post, secondo cui l’attore aveva già dato segnali di declino negli ultimi anni e molti dei colleghi sul set nutrivano timori per il suo stato di salute. Una volta, nel 2020, è stata anche sfiorata una tragedia: sul set di Hard Kill, a Cincinnati, Bruce Willis avrebbe sparato per sbaglio con una pistola vera invece che a salve. Per fortuna nessuno è rimasto ferito e il produttore del film ha negato che l’incidente sia mai avvenuto, ma la dichiarazione di un membro della troupe è a dir poco inquietante: “Ci assicuravamo che nessuno fosse sulla sua linea di tiro quando doveva maneggiare le pistole“.
Sul set di Out of Death (2021), uno dei suoi ultimi film thriller diretto da Mike Burns, quest’ultimo avrebbe scritto in una email allo sceneggiatore: «Sembra che dobbiamo ridurre il conteggio delle pagine di Bruce di circa 5 pagine. Dobbiamo anche abbreviare un po’ i suoi dialoghi, in modo che non ci siano monologhi». I motivi di queste richieste non erano esplicitati nella mail, risalente al giugno del 2020. Il regista ha poi detto di essere uno dei pochi a sapere della patologia di Willis, ma ha spiegato di non averne compreso il livello di gravità fino a quel momento.
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