Il celebre duo composto da Bud Spencer e Terence Hill rappresenta un punto solido nel panorama del cinema italiano di genere. Ha segnato intere generazioni ed ha regalato intrattenimento e grosse risate a milioni di persone. Ci sono alcuni fatti che non tutti conoscono a proposito della coppia di attori e che adesso vedremo.

Primo incontro mancato

 Sebbene “Dio perdona… Io no!” sia il primo incontro ufficiale fra i due attori, in realtà sono già apparsi, in scene separate, in un film uscito nel 1959: Annibale, pellicola storica sull’omonimo generale cartaginese diretta da Carlo Ludovico Bragaglia ed Edgar G. Ulmer. Una curiosità per i fan duri e puri e non una delle accoppiate più note del duo, dato che non solo non recitano insieme, ma sono anche menzionati con i loro veri nomi, e non gli pseudonimi a cui siamo abituati.

 

Scritturati per un pelo

I due attori hanno rischiato di non incontrarsi nel 1967: Pedersoli-Spencer avrebbe infatti inizialmente rifiutato la parte di Hutch Bessy per questioni di stipendio (inoltre non si era ancora fatto crescere la celebre barba e non sapeva andare a cavallo), mentre Girotti-Hill fu scelto solo dopo l’infortunio di Peter Martell, che si ruppe un piede in seguito a una lite con la compagna. Anche Lo chiamavano Trinità ha rischiato di essere molto diverso: il ruolo del protagonista fu offerto a Franco Nero, che rifiutò per via di altri impegni (stava girando Camelot). Si decise quindi di trovare un sostituto che somigliasse il più possibile a Nero, e il candidato ideale fu proprio Hill.

Questioni di voce

Nonostante siano italianissimi, per anni i due attori sono stati doppiati, soprattutto nei film legati al loro sodalizio di genere (in particolare, la napoletanità di Spencer era considerata poco idonea ai ruoli affidatigli). La voce italiana storica di Spencer è stata quella di Glauco Onorato, che l’ha doppiato per l’intera durata della partnership con Hill, mentre in altre occasioni gli hanno prestato le corde vocali due mostri sacri come Sergio Fiorentini e Ferruccio Amendola. Hill è invece stato doppiato soprattutto da Pino Locchi, ma in cinque occasioni (tra cui Dio perdona… Io no!) ha avuto la voce di Sergio Graziani, che ha anche doppiato Spencer in Quattro mosche di velluto grigio di Dario Argento. Per sentire la vera voce di Hill in italiano è stato necessario aspettare il debutto di Don Matteo, mentre Spencer ha iniziato a “farsi sentire” già con Piedone l’africano.

Occasioni mancate

Né Spencer né Hill ha un vero motivo di lamentarsi per quanto concerne la carriera, ma per entrambi si sono presentate occasioni professionali curiose e, nel caso di Hill, commercialmente promettenti, che i due hanno preferito rifiutare. Nello specifico, Spencer rinunciò alla parte di Trimalcione in Fellini – Satyricon poiché il ruolo richiedeva nudità, mentre Hill fu scoraggiato dall’eccessiva violenza quando gli offrirono la possibilità di essere il protagonista di un film che finì per lanciare una saga cinematografica di successo. Il titolo? Rambo.

Attività alternative

Sia Spencer che Hill hanno un passato legato al nuoto: di Hill che fu scoperto da Risi in occasione di una gara abbiamo già detto, mentre Spencer è stato un vero campione, primo italiano a scendere sotto il minuto nei cento metri di stile libero. Per quanto concerne gli studi, Spencer ha frequentato due volte l’Università di Roma, prima per studiare la chimica e successivamente alla facoltà di Giurisprudenza (in entrambi i casi non ha portato a termine la formazione). Hill si è invece iscritto alla facoltà di Lettere, continuando a recitare per pagarsi gli studi, interrotti dopo l’esperienza de Il gattopardo. Spencer, inoltre, aveva un brevetto da pilota e fondò una linea aerea, oltre a scrivere canzoni e candidarsi, nel 2005, alle elezioni regionali del Lazio.